Questione di Stilo. Il romanzo delle penne Aurora
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Verona, Cesare - Moraglio, Adriano

Questione di Stilo. Il romanzo delle penne Aurora

Abstract: Torino, 1919. "Signor Levi, le propongo un affare fantastico: perché non fabbrica anche lei penne stilografiche a Torino?". Un giovane ragioniere intraprendente guarda dritto negli occhi un noto industriale tessile di Torino, Isaia Levi. L'imprenditore è intrigato dalla proposta del giovanotto che gli sta davanti. Se Torino è nota per aver dato i natali al Regno e se è famosa per le sue pasticcerie, il cioccolato, l'industria automobilistica e quella tessile, non potrebbe diventare la "capitale" della penna stilografica? Qualche giorno dopo comincia l'avventura: "Buongiorno, devo registrare una nuova società". Il funzionario della Camera di Commercio solleva lo sguardo dalle carte e stringe le labbra in segno di considerazione: "Nome della società?". "Fabbrica italiana di penne a serbatoio Aurora". Torino, 1889. Un certo Cesare Verona importa in Italia le prime macchine per scrivere di produzione americana Remington. La sua attività comincia in pieno centro a Torino, a una quindicina di minuti a piedi dal luogo in cui sorgerà la fabbrica dell'Aurora. Cesare Verona è il mio bisnonno e io, che porto il suo nome, sono attualmente il quarto patron di Aurora, divenuta la più importante fabbrica italiana di penne stilografiche. È andata così. In questo incrocio "siderale" tra macchine per scrivere e penne stilografiche c'è tutto il paradosso di una storia che ha compiuto ben cento anni. Tutta da… leggere, ora che l'ho scritta per voi. Cesare Verona


Titolo e contributi: Questione di Stilo. Il romanzo delle penne Aurora

Pubblicazione: Giunti, 16/04/2021

EAN: 9788809886971

Data:16-04-2021

Nota:
  • Lingua: italiano
  • Formato: PDF/EPUB con DRM Adobe

Nomi:

Dati generali (100)
  • Tipo di data: data di dettaglio
  • Data di pubblicazione: 16-04-2021

Torino, 1919. "Signor Levi, le propongo un affare fantastico: perché non fabbrica anche lei penne stilografiche a Torino?". Un giovane ragioniere intraprendente guarda dritto negli occhi un noto industriale tessile di Torino, Isaia Levi. L'imprenditore è intrigato dalla proposta del giovanotto che gli sta davanti. Se Torino è nota per aver dato i natali al Regno e se è famosa per le sue pasticcerie, il cioccolato, l'industria automobilistica e quella tessile, non potrebbe diventare la "capitale" della penna stilografica? Qualche giorno dopo comincia l'avventura: "Buongiorno, devo registrare una nuova società". Il funzionario della Camera di Commercio solleva lo sguardo dalle carte e stringe le labbra in segno di considerazione: "Nome della società?". "Fabbrica italiana di penne a serbatoio Aurora". Torino, 1889. Un certo Cesare Verona importa in Italia le prime macchine per scrivere di produzione americana Remington. La sua attività comincia in pieno centro a Torino, a una quindicina di minuti a piedi dal luogo in cui sorgerà la fabbrica dell'Aurora. Cesare Verona è il mio bisnonno e io, che porto il suo nome, sono attualmente il quarto patron di Aurora, divenuta la più importante fabbrica italiana di penne stilografiche. È andata così. In questo incrocio "siderale" tra macchine per scrivere e penne stilografiche c'è tutto il paradosso di una storia che ha compiuto ben cento anni. Tutta da… leggere, ora che l'ho scritta per voi. Cesare Verona

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