Abstract:
Massimo non è uno sfigato: ce lo hanno fatto diventare. La colpa al novanta percento è di Vito. È lui ad avergli affibbiato il nomignolo di Minimo, e se ti danno quel soprannome negli spogliatoi della piscina, è difficile che gli altri pensino che il tuo è un problema di altezza o di torace stretto. Vito però ha un segreto, un segreto fatto di lividi e serate trascorse trincerato in camera sua, e Massimo, suo malgrado, sta per scoprirlo. Poi c'è Celeste, divisa tra l'essere se stessa o trasformarsi in come mamma e papà la vorrebbero; Stefania, che desidera soltanto dimagrire; Margò, Che vive la sua estate da gigante prima di tornare hobbit a settembre. Intorno a loro, un'intera galassia di amici, parenti e adulti alle prese con una tempesta di incontri e scontri che nel corso di una manciata di giorni li cambierà per sempre.
Massimo, Filippo, Celeste, 13 anni, precipitano senza paracadute nell'adolescenza e nei suoi mille volti per ferirci: i bulli, lo specchio e la sua ostinazione a restituire un'immagine che non ci piace, il modo feroce che gli altri hanno di farci sentire stupidi per i nostri interessi. Ma anche i bulli hanno i loro segreti, e così gli adulti, spesso più alla deriva dei loro figli. In un racconto collettivo capace di commuovere, divertire e tenere col fiato sospeso, Massimo, Filippo e Celeste faranno finalmente i conti con se stessi e gli altri, riuscendo così a guarir ferite, puntellare rapporti e mettere un mattone in più nell'opera di costruzione ora traballante, ora solidissima, chiamata diventare adulti.
Le vacanze estive del quattordicenne Massimo raccontate dalui e da familiari, vicini di casa e amici: sua sorella Margò, il secchione Filippo, la determinata Celeste, la compagna di scuola Stefania, il bullo Vito...
Testo in prima persona a più voci alternate, senza illustrazioni, con notizie sull'autrice e sua foto nei risvolti di sovraccoperta.
EDITORIALE
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