Il carcere
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Libri Moderni

Pavese, Cesare <1908-1950>

Il carcere

Abstract: Nel 1935 Cesare Pavese viene condannato a tre anni di confino a Brancaleone Calabro per aver tentato di proteggere la donna amata, militante nel Pci. Il carcere, pubblicato solo nel 1948, nasce così da una storia di privata solitudine e riapre il problema del solipsismo intellettuale cui Pavese riconobbe, scrivendo dieci anni dopo La casa in collina, di essere ancora legato. L'esilio forzato in un luogo tanto diverso e lontano dal suo mondo piemontese d'origine è metà condanna metà alibi del suo volersi fuori dal mondo, del suo guardare la vita "come dalla finestra del carcere". L'ingegnere, protagonista del romanzo, è un intellettuale che imputa a sé stesso più che al mondo la responsabilità della propria situazione, rifiutando di riconoscervi delle giustificazioni politiche in un periodo in cui maggiore era il consenso degli italiani al regime fascista, tra la guerra d'Abissinia e quella di Spagna. Il confino diventa atteggiamento, presa di posizione, un modo d'essere che Pavese aveva sempre considerato come costitutivo e insieme limitativo della propria esperienza. EDITORIALE


Titolo e contributi: Il carcere / Cesare Pavese

Pubblicazione: Torino : Einaudi, 1990

Descrizione fisica: 102 p. ; 20 cm

Serie: Einaudi tascabili ; 32

ISBN: 88-06-11827-7

Data:1990

Lingua: Italiano (lingua del testo, colonna sonora, ecc.)

Paese: Italia

Nomi:

Soggetti:

Classi: (0)

Dati generali (100)
  • Tipo di data: monografia edita in un solo anno
  • Data di pubblicazione: 1990

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